La Bibbia

Neemia 9

Neemia

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Capitolo 10

1

 

 «A causa di tutto questo noi vogliamo sancire un impegno stabile e lo mettiamo in iscritto. Sul documento sigillato vi siano le firme dei nostri capi, dei nostri leviti e dei nostri sacerdoti». 

 


2

 

 Sul documento sigillato firmarono Neemia il governatore, figlio di Akalià, e Sedecìa, 

 


3

 

 Seraia, Azaria, Geremia, 

 


4

 

 Pascur, Amaria, Malchia, 

 


5

 

 Cattus, Sebania, Malluch, 

 


6

 

 Carim, Meremòt, Abdia, 

 


7

 

 Daniele, Ghinneton, Baruch, 

 


8

 

 Mesullàm, Abia, Miamin, 

 


9

 

 Maazia, Bilgai, Semaia; questi sono i sacerdoti. 

 


10

 

 Leviti: Giosuè, figlio di Azania, Binnui dei figli di Chenadàd, Kadmiel, 

 


11

 

 e i loro fratelli Sebania, Odia, Kelita, Pelaia, Canàn, 

 


12

 

 Mica, Recob, Casaoià, 

 


13

 

 Zaccur, Serebia, Sebania, 

 


14

 

 Odia, Bani, Beninu. 

 


15

 

 Capi del popolo: Pareos, Pacat-Moab, Elam, Zattu, Bani, 

 


16

 

 Bunni, Azgad, Bebai, 

 


17

 

 Adonia, Bigvai, Adin, 

 


18

 

 Ater, Ezechia, Azzur, 

 


19

 

 Odia, Casum, Bezai, 

 


20

 

 Carif, Anatòt, Nebai, 

 


21

 

 Magpias, Mesullàm, Chezìr, 

 


22

 

 Mesezabeèl, Zadòk, Iaddua, 

 


23

 

 Pelatia, Canan, Anaia, 

 


24

 

 Osea, Anania, Cassùb, 

 


25

 

 Alloches, Pilca, Sobek, 

 


26

 

 Recum, Casabna, Maaseia, 

 


27

 

 Achia, Canàn, Anan, 

 


28

 

 Malluch, Carim, Baana. 

 


29

 

 Il resto del popolo, i sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, gli oblati e quanti si erano preparati dai popoli dei paesi stranieri per aderire alla legge di Dio, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, quanti avevano conoscenza e intelligenza, 

 


30

 

 si unirono ai loro fratelli più ragguardevoli e si impegnarono con giuramento a camminare nella legge di Dio, data per mezzo di Mosè, servo di Dio, ad osservare e mettere in pratica tutti i comandi del Signore, Dio nostro, le sue decisioni e le sue leggi. 

 


31

 

 E in particolare: a non dare le nostre figlie agli abitanti del paese e a non prendere le loro figlie per i nostri figli; 

 


32

 

 a non comprar nulla in giorno di sabato o in altro giorno sacro dai popoli che portassero a vendere in giorno di sabato qualunque genere di merci o di derrate; a lasciare in riposo la terra ogni settimo anno e a rinunziare a ogni credito. 

 


33

 

 Ci siamo anche imposto per legge di dare ogni anno il terzo di un siclo per il servizio della casa del nostro Dio: 

 


34

 

 per i pani dell'offerta, per il sacrificio continuo, per l'olocausto perenne, per i sacrifici dei sabati, dei noviluni, delle feste, per le offerte sacre, per i sacrifici espiatori in favore di Israele e per ogni lavoro della casa del nostro Dio. 

 


35

 

 Tirando a sorte, noi sacerdoti, leviti e popolo abbiamo deciso circa l'offerta della legna da portare alla casa del nostro Dio, secondo i nostri casati paterni, a tempi fissi, anno per anno, perché sia bruciata sull'altare del Signore nostro Dio, come sta scritto nella legge. 

 


36

 

 Ci siamo impegnati a portare ogni anno nel tempio le primizie del nostro suolo e le primizie di ogni frutto di qualunque pianta, 

 


37

 

 come anche i primogeniti dei nostri figli e del nostro bestiame, secondo quanto sta scritto nella legge, e i primi parti del nostro bestiame grosso e minuto, per presentarli nella casa del nostro Dio ai sacerdoti che prestano servizio nella casa del nostro Dio. 

 


38

 

 Ci siamo anche impegnati a portare ai sacerdoti nelle stanze della casa del nostro Dio le primizie della nostra pasta, le nostre offerte prelevate, cioè le primizie dei frutti di qualunque albero, del vino e dell'olio, e a dare la decima delle rendite del nostro suolo ai leviti. I leviti stessi preleveranno queste decime in tutti i luoghi da noi coltivati. 

 


39

 

 Un sacerdote, figlio di Aronne, sarà con i leviti quando preleveranno le decime; i leviti porteranno un decimo della decima alla casa del nostro Dio nelle stanze del tesoro; 

 


40

 

 perché in quelle stanze i figli d'Israele e i figli di Levi devono portare l'offerta prelevata sul frumento, sul vino e sull'olio; in quel luogo stanno gli arredi del santuario, i sacerdoti che prestano il servizio, i portieri e i cantori. Ci siamo impegnati così a non trascurare la casa del nostro Dio. 

 


Neemia 11

 

 

 

 

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